"Noi ti avremo, noi ti avremo, non ci sfuggirai quando dormirai!"
Appena fu annunciato il remake del famoso film cult dell'horror "La casa", decisi di recuperare il primo capitolo della saga, il quale non avevo mai avuto il piacere né l'occasione di vedere (non me ne vogliate, su). L'occasione propensa (e perfetta, aggiungerei) è stata durante una settimana di vacanza in Valle d'Aosta, trascorsa in una casina in un piccolo paese sul monte, accanto ad un bosco...quale posto migliore per visionare questo film?
Il luogo era appunto adatto perché l'intera pellicola si svolge in uno chalet di montagna; la trama del film è infatti questa: cinque amici decidono di trascorrere un weekend in una casa tra i boschi. Durante la cena si spalanca la botola della cantina e, scendendo, trovano un libro ed un registratore. Sul nastro è registrata la voce di un uomo, che spiega di aver trovato il "Necronomicon Ex Mortis", il libro dei morti, e le formule per sprigionare il suo potere. Esse verranno recitate, causando il risveglio dei demoni rinchiusi in esso, che cominceranno a possedere i presenti.
La possessione rende bruttoni! |
Raimi trovò i fondi per la direzione del film in seguito ad un cortometraggio che serviva da prototipo per la pellicola, chiamato "Within the woods"; probabilmente qualche produttore si mostrò interessato e decise di scommettere sul talento e la tenacia di questo giovane uomo. Per chi fosse interessato il corto è reperibile in giro per il web.
Dalla trama questo film può sembrare un semplice slasher movie ed in fondo si può sostenere questa tesi, non avendo del tutto torto. Per i non addetti ai lavori uno "slasher" movie è un film horror con specifici elementi sempre uguali, quali la presenza di un serial killer che semina il terrore tra un gruppo di giovani in uno spazio ristretto (spesso durante una vacanza), il sesso e la caratterizzazione dei personaggi che si mantiene pressoché la stessa in tutte le pellicole di genere (la timida, lo spaccone, il saggio, la mangiatrice di uomini). Qui il serial killer è rimpiazzato dai demoni ed anche altri elementi sono poco o per niente presenti, come la nudità, ma la sostanza resta bene o male la stessa; il fatto è che a quei tempi non era così diffuso questo sottogenere dell'horror, pertanto non sembrava un meccanismo collaudato e già visto.
Volendo parlare dei personaggi non si può non spendere qualche parola sul protagonista, Ash Williams, interpretato da Bruce Campbell (all'epoca sconosciuto amico d'infanzia del regista, ora attore culto della cinematografia dell'orrore). In questo film egli impersona l'uomo comune che si ritrova in una situazione complicata, terrificante e fuori dal normale; le sue reazioni sono sempre realistiche e naturali, permettendo allo spettatore di immedesimarsi nel personaggio e apprezzandone spesso il suo voler aiutare il prossimo e la sua ricerca di una soluzione.
Ash in tutto il suo splendore! |
Gli altri personaggi non sono da meno, nonostante restino all'ombra di Ash; danno il meglio di sé dopo la possessione, rendendosi terrificanti e raccapriccianti: credo che mai dimenticherò il demone che, nel corpo di uno dei protagonisti e con occhi vitrei, intona con fare cantilenante "noi ti avremo, noi ti avremo" rivolto al povero Ash.
Un altro elemento secondo me di grande impatto nella pellicola è la presenza della minaccia degli alberi stupratori...si, avete capito bene. Nonostante sembri assurdo, tra i nemici del film vi sono i simpatici vegetali, i quali con i loro rami assaltano, frustano e dilaniano le vesti degli incauti e sfortunati malcapitati. È una trovata simpatica ed innovativa, sia per quel tempo sia per il cinema moderno, ma purtroppo ha un suo lato negativo: lascia espandere la minaccia demoniaca all'intero ambiente del bosco, rendendo l'artificio della possessione meno interessante dando la sensazione che magari è il luogo ad essere maledetto, mentre il libro ha a che fare ben poco.
Un piccolo appunto riguardante quest'ultimo: come molti probabilmente sapranno l'idea del Necronomicon non è nativa di Raimi, ma essa deriva dalla letteratura dell'autore statunitense H.P.Lovecraft, uno dei maestri indiscussi del genere.
Il clamoroso successo che riscosse la pellicola portò Raimi a decidere di fornire il titolo di due sequel (La casa 2 (1987), L'armata delle tenebre (1993)); inoltre, come ho già anticipato all'inizio, è stato prodotto un remake del primo capitolo (La casa (2013)).
I lati negativi del film non sono molti, ma non per questo trascurabili; uno su tutti l'eccessiva semplicità dell'intera struttura narrativa, abbastanza carente: non viene spiegato niente riguardo l'origine del male, né del modo per combatterlo; tutto il film verterà su Ash e gli amici che cercheranno di resistere ai demoni, e nient'altro. Se si vuole però considerare che questa era la prima prova "seria" di Raimi, che il regista era appunto molto inesperto, che il budget era molto basso e nonostante tutto il prodotto ben confezionato, allora si può definire il titolo come uno dei capostipiti e dei più importanti esponenti dell'horror a basso costo.
In conclusione è un film da guardare soprattutto per curiosità nei confronti di tutto il clamore che ha suscitato, nonostante secondo me (credo che ora mi faranno a pezzi, sto per rischiare tanto) sia molto ma molto sopravvalutato. Senza grandi negatività ma neanche la voglia di puntare in alto.
VOTO: 75/100
- Titolo originale: The Evil Dead
- Paese di produzione: Stati Uniti d'America
- Anno: 1981
- Durata: 80 min
- Genere: horror
- Regia: Sam Raimi
- Sceneggiatura: Sam Raimi
- Produttore: Robert Tapert
- Casa di produzione: Avco-Embassy Pictures, Renaissance Pictures
- Interpreti e personaggi:
Ellen Sandweiss: Cheryl
Richard Demanicor: Scott "Scotty"
Betsy Baker: Linda
Teresa Tilly: Shelly
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