lunedì 8 aprile 2013

Rec 3 - La Genesi



"Questo è il mio giorno!"






E dopo aver apprezzato i primi due capitoli (Rec (2007), Rec 2 (2009))del fortunato franchise spagnolo horror Rec, eccomi qui a parlare del terzo titolo della saga, arrivato nelle sale italiane con ben 10 mesi di ritardo rispetto alla data d'uscita nella patria iberica. Immaginate pertanto come il mio interesse per questo film sia cresciuto sempre di più dopo la visione del secondo capitolo!
Prima di scoprire se l'attesa sia stata ricompensata, passiamo alla trama: è finalmente il grande giorno per Clara e Diego, il giorno in cui diverranno marito e moglie. La funzione procede senza intoppi, e i neosposini più gli invitati si spostano al ristorante per festeggiare l'evento. Ma qualcuno è infetto, e presto il contagio si estenderà a tutti i partecipanti, costringendo la coppia a separarsi.
Questo terzo capitolo inizia bene o male come uno dei precedenti: ripresa in prima persona, stacchi di camera improvvisi, personaggi che non vengono introdotti ma ci si cala direttamente nella vicenda, sangue e gente che scappa. Il primo cambiamento però lo si ha quando inizia l'infezione: la ripresa dalla prima persona passa alla terza, seguendo uno stile più tradizionale. Per giustificare il passaggio viene utilizzato un semplice ma a mio avviso geniale espediente: la macchina da presa cadrà dalla mano del personaggio e si romperà, lasciando anche lo spettatore al buio per qualche istante.

Fame fame fame
Questa è solo una delle tante differenze tra Rec 3 ed i precedenti capitoli, dato che da questo punto in cui ci sarà il sopracitato cambio di stile il titolo seguirà una strada diversa dagli altri, concetto su cui tornerò in seguito. Probabilmente le differenze sono da imputare al cambio di regia: ricordiamo che i primi due titoli sono stati diretti da Plaza e Balagueró, una premiata ditta che ha deciso di dividersi per la direzione del terzo e quarto capitolo: questo infatti ha come regista Plaza, ed il già annunciato seguito (Rec 4 - Apocalypse (2013)) sarà diretto dal compagno Balagueró.
La principale differenza di Rec 3 rispetto agli altri è il genere del film: non è più un horror vero e proprio ma un ibrido con una commedia, non nel senso proprio del termine ma più inteso così per la presenza di elementi assurdi, leggeri e soprattutto trash. Questa è stata naturalmente una scelta che ha fatto storcere il naso ai puristi della saga, così abituati alla tensione impressa dai precedenti capitoli, ora andata completamente in fumo.
Anche la trama scorre secondo binari differenti: che fine ha fatto Angela? E i sopravvissuti del condominio, se ce ne sono stati? E che ne è della Ni
ña Medeiros? L'unico collegamento ai precedenti che possiamo trovare in questo terzo capitolo è relativo al cane Max (mai visto ma sempre nominato come causa del diffondersi dell'infezione): infatti il primo infetto del film si presenterà con una mano fasciata, precisando che è stato morso da un cane che stava visitando (essendo veterinario) il quale manifestava una strana malattia simile alla rabbia. Possiamo perciò dire che questa terza pellicola della saga si svolge in contemporanea agli avvenimenti dei precedenti capitoli.
La mancanza di Angela si fa sentire, ma nonostante tutto il film gode di una nuova presenza femminile davvero notevole: la sposa Clara, interpretata da Leticia Dolera. Sempre candida nel suo vestito bianco, difficilmente ella si lascerà coinvolgere dall'olimpiade di violenza scatenatasi, fino al punto in cui non imbraccerà una motosega (e qui parte l'esultanza) e si lascerà scoprire la gamba mostrando una giarrettiera rossa (e qui abbiamo una seconda esultanza), come metafora inoltre della perdita della purezza e dell'innocenza. Purtroppo è l'unico personaggio che risulta amato dagli spettatori: neanche il coprotagonista Diego (Koldo nella versione originale) risulta granché simpatico e si tifa più per gli zombie che per gli esseri umani. Se si unisce a ciò la presenza di personaggi assurdi come SpongeJohn, l'animatore per bambini vestito da spugna con un nome così per motivi di copyright, oppure l'invitata Natalia che confessa di odiare Clara alla diretta interessata e, venendo a conoscenza del sentimento ricambiato, parte un abbraccio tra le lacrime mentre il pericolo fuori imperversa, si può capire dell'intenzione del regista di creare un film molto più trash e molto meno Rec.

Ecco cosa intendo per "esagerazione"...
Dopo l'uscita del film è stata pubblicata una serie di 5 volumi a fumetti che affronta alcune storie inedite insieme ad interrogativi lasciati aperti nei due capitoli precedenti: la mia domanda è perché si è deciso di fare un terzo film molto scollegato se comunque il materiale per un sequel in senso stretto era già a disposizione.
Come si sarà già capito da questa recensione, il principale lato negativo a mio parere è il voler stravolgere la saga: non sto parlando di renderla viva o diversa dal solito, ma cambiare completamente le carte in tavola. Finché si tratta di ripresa in terza persona, diverso setting e personaggi allora non è un vero problema, ma se si decide di cambiare proprio il genere di film è una cosa che non apprezzo. Come reagireste se il prossimo Scary Movie fosse un sentimentale drammatico? E se il prossimo Star Wars prediligesse uno stile musical? Credo che nessuno potrebbe apprezzare. Questo film è un horror trash comico, ma non può pretendere di "essere un Rec". Se poi aggiungiamo che oltre alla sposa non si hanno personaggi degni di nota e/o riuscitissimi e che all'inizio il film dà l'illusione di trattarsi di un canonico seguito della saga per poi cambiare tutto d'un tratto facendo sentire preso in giro lo spettatore, allora non posso far altro che bocciare questa pellicola, coraggiosa nel proporre queste differenze ma subdola nel voler usufruire del nome "Rec" per ottenere il successo. Confido nel lavoro di Balagueró col prossimo capitolo, che possa risollevare la situazione.

VOTO: 46/100



  • Titolo originale: REC 3: Génesis
  • Paese di produzione: Spagna
  • Anno: 2012
  • Durata: 90 min
  • Genere: commedia, horror
  • Regia: Paco Plaza
  • Sceneggiatura: Paco Plaza, Luis A. Berdejo
  • Produttore: Julio Fernández Rodríguez
  • Casa di produzione: Filmax
  • Interpreti e personaggi:
          Leticia Dolera: Clara
          Diego Martín: Diego/Koldo

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