venerdì 18 gennaio 2013

Seven


Vediamo un peccato capitale ad ogni angolo di strada, in ogni abitazione e lo tolleriamo. Lo tolleriamo perché lo consideriamo comune. Insignificante. Lo tolleriamo mattina, pomeriggio e sera.



Salve e bentornati! Oggi First Time Review recensirà un film che è considerato un cult assoluto: Seven. Il film l'ho visto tante e tante volte, ma purtroppo la prima non è stata un vero godimento come speravo: infatti già sapevo come sarebbe andata a finire! Questo perchè un "simpatico" mangaka (autore di manga, ndr) in un suo editoriale decise di svelare il finale del film, non so ancora perchè. Era il primo manga che leggevo, per curiosità, quindi immaginate che bell'esperienza. Non mi vendicherò su di voi, state tranquilli.
Passiamo alla trama: il detective Somerset, ormai prossimo alla pensione, deve risolvere un ultimo caso affiancato dall'impulsivo Mills. In città c'è un nuovo serial killer che uccide le sue vittime basandosi sui peccati capitali e toccherà a loro capirne la logica e gli schemi.
La pioggia, la cupezza, il degrado: la metropoli
La pellicola, come dicevo, è ormai considerata un vero e proprio cult, amatissima da pubblico e critica; ha inoltre consacrato David Fincher come regista. Egli è conosciuto per utilizzare come suo attore feticcio Brad Pitt (lo dirigerà in seguito anche in "Fight Club" e in "Il curioso caso di Benjamin Button") che grazie all'interpretazione in questo film verrà promosso a sex symbol di fama mondiale.
Oltre al già citato Pitt che interpreta il detective Mills, abbiamo Morgan Freeman nei panni del collega Somerset. Entrambi gli attori sono a loro agio nella parte, sanno trasmettere benissimo le loro emozioni e le loro personalità; non a caso sono considerati tra i migliori di sempre!

L'attore che interpreta il serial killer è un altro grande ed amatissimo artista, ma ora come ora non ne rivelerò l'identità. Infatti fu nella volontà dell'interprete tenere nascosta la propria partecipazione al film per rendere ancora più spettacolare la propria apparizione, e sono felice di poter accontentare questa sua disposizione. Alla fine della recensione, nella parte riservata alla scheda tecnica, ne svelerò il nome; per ora mi rivolgerò a lui come X.
L'atmosfera che pervade il film è cupa, cruda, spietata. Il setting è un'anonima città americana degradata, ad alto tasso di criminalità, in perenne pioggia e grigiore. Tutto ciò è un espediente utilizzato dal regista per pervadere la storia di un'atmosfera pessimistica; atmosfera che si può rilevare specialmente nella personalità del detective Somerset. Egli sembra essere una persona che non ha più uno scopo nella vita se non la lotta contro il crimine, attività che svolge comunque con disillusione e sfiducia nei confronti del mondo delle metropoli. Gli unici veri momenti in cui sarà presente la luce solare saranno nei minuti finali, cosa che metterà ancora più in risalto il piano ideato dal nostro X.
Il finale del film è infatti sconcertante, raccapricciante, cinico...pertanto magnifico. Non si può non rimanere estasiati di fronte a tale genialità e freddezza...capite perchè mi sono dannato dopo aver letto quell'anticipazione?
Il rinvenimento di Gola
Lo scopo del film è anche quello di portare lo spettatore alla riflessione; non credo infatti che qualcuno possa visionare le scene di omicidio e non pensare di essere un peccatore, magari anche peggiore di quelli raffigurati a video. Gli assassinii vengono perpetrati ai danni di persone colpevoli di un determinato peccato capitale, attraverso l'esasperazione del peccato vero e proprio. Un semplice esempio: la prima vittima, colpevole di gola, viene costretta a mangiare e mangiare e mangiare, fino alla morte, il tutto ambientato in una scenografia che fa pensare all'omicidio solo a guardarla.
Il film può sembrare essere a sfondo religioso, dato il riferimento ai peccati capitali, ma così non è; vi sono sì riferimenti alla Divina Commedia ed al Paradiso Perduto, ma il tutto si ferma qui. Anche il riferimento ai sette peccati è affrontato in maniera più laica che mai.
Concludo affermando che Seven è un titolo fantastico, un must per tutti gli appassionati di cinema ma anche per i semplici curiosi; non bisogna lasciarsi spaventare dalle due ore e qualcosa di pellicola perchè il finale ripagherà di tutto. Giuro.


VOTO: 94/100



  • Titolo originale: Seven
  • Paese di produzione: USA
  • Anno: 1995
  • Durata: 127 min
  • Genere: thriller
  • Regia: David Fincher
  • Sceneggiatura: Andrew Kevin Walker
  • Produttore: Arnold Kopelson, Phyllis Carlyle
  • Casa di produzione: New Line Cinema
  • Interpreti e personaggi:
          Brad Pitt: detective David Mills
          Morgan Freeman: detective William Somerset
          Gwyneth Paltrow: Tracy Mills
          Kevin Spacey: John Doe (il nostro X)

2 commenti:

  1. Dopo aver letto la recensione questo film mi ha incuriosito. Penso che lo vedrò appena avrò un po' di tempo.
    Anna

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    1. Consigliatissimo! È capace di prenderti come pochi

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