venerdì 8 febbraio 2013

Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato


Bilbo: "Puoi promettermi che tornerò?"
Gandalf: "No..e se tornerai, non sarai più lo stesso"




Salve a tutti, Firsttimereviewwari (?!). Oggi affronteremo la recensione di un film atteso da anni, che porta con sé il peso di un nome imponente ed aspettative massime, considerato il successo dei precedenti capitoli. Sto parlando de "Lo Hobbit", il ritorno di Peter Jackson alla regia di una nuova storia dell'universo Tolkieniano. Passiamo alla trama: anni prima delle vicende viste nella trilogia de "Il Signore degli Anelli", Bilbo Baggins, uno hobbit della Contea, viene trascinato dallo stregone Gandalf insieme ad un manipolo di 13 nani per riconquistare il regno ed il tesoro di quest'ultimi, caduti negli artigli del potente drago Smaug.
Chi già conosce la storia della celeberrima trilogia dell'anello saprà bene che il protagonista di questa pellicola, Bilbo, è lo zio di Frodo, il personaggio principale dei precedenti tre film. Questo titolo è infatti collocato cronologicamente prima degli eventi narrati nelle altre tre pellicole. Anche questa storia inoltre è tratta da un libro di Tolkien, dal titolo "Lo Hobbit"; si differenzia però molto dall'opera letteraria per l'aggiunta di altri elementi facenti parte del restante universo Tolkeniano non ancora trasposto cinematograficamente. La prima prova di questo si può vedere dal fatto che "Lo Hobbit" è un libro di 200-300 pagine, mentre Jackson ha deciso di trarne una trilogia; tutto ciò potrebbe far storcere il naso ai puristi dello scrittore, ma sicuramente porterà più introiti economici.
Parlando di denaro non si può non mettere in evidenza la marcata componente commerciale di questo film: si vede che è appositamente strutturato secondo i canoni del marketing, allo scopo di creare una fitta rete di merchandising e collezionabili. Ciò però non sta a significare che il titolo sia brutto o chissà che altro, ma semplicemente che si nota lontana un miglio la presenza dei soldi, ecco.
I sette tredici nani
La storia fu originariamente concepita da Tolkien come un racconto per bambini, ed il film in parte mantiene questa caratteristica: ad esempio nella parte in cui ci vengono presentati i nani ci si diverte e non poco a vedere i piccoli omini combinarne di tutti i colori nei confronti del povero Bilbo; la sensazione che si ha è che tutto non potrà mai andare a finire male nonostante però sia presto per parlarne, data la fedeltà non assoluta al romanzo voluta da Jackson.
Dal punto di vista del cast gli attori sono tutti davvero bravi, a partire dal fantastico Martin Freeman (Bilbo) e da Andy Serkis, qui di nuovo nei panni del mostruoso Gollum (sebbene non sia l'unico che rivedremo in un cameo, ma non voglio svelare niente). L'incontro tra i due personaggi e la loro sfida di indovinelli è il momento più bello di tutto il film, carico di una componente di tensione e divertimento al tempo stesso davvero non indifferente.
La vera pecca della pellicola è però la durata:  il film dura quasi 3 ore e, nonostante esse scorrano comunque senza eccessivi problemi e sbadigli, portano a pensare che si è cercato di rendere la storia più lunga, a volte magari forzatamente.
"I troll di padron Bilbo"
Le persone che maggiormente apprezzeranno la pellicola sono senza dubbio i nostalgici, che hanno visto e rivisto i tre film de "Il Signore degli Anelli" (tra cui me!): sfido chiunque abbia amato Frodo, Gimli, Aragorn e compagni a non emozionarsi durante le prime scene del titolo, ambientate nel presente con un Bilbo anziano intento a scrivere le sue memorie (tra cui la storia che si sta andando a narrare), interrotto dal caro Frodo impersonato nuovamente da Elijah Wood in questo breve cameo; oppure vorrei vedere qualsiasi fan della precedente trilogia non lasciarsi scappare un sorriso nel risentire la musica della Contea, o anche quella riprodotta nelle scene con la presenza dell'anello.
Dato che si è accennato a riguardo della colonna sonora, essa è imponente ed evocativa come quelle a cui ci ha abituato Jackson per i precedenti film; inoltre è da segnalare la canzone dei nani durante la cena da Bilbo, dal titolo "Questo Bilbo lo detesta": è davvero molto divertente ed è garantito che entrerà in testa; costringendo a sentirla e risentirla fino allo sfinimento.
In conclusione "Lo Hobbit" è davvero un bel film, che terrà incollati allo schermo per quasi 3 ore; una vera pecca è appunto la durata: si riuscirà a sopportarla se si è fan accaniti del genere e della precedente trilogia, nonostante si avvertano rallentamenti evitabili. Da prendere con le pinze se si è dei puristi del romanzo di Tolkien.


VOTO: 89/100



  • Titolo originale: The Hobbit: An Unexpected Journey
  • Paese di produzione: Nuova Zelanda, USA, Regno Unito
  • Anno: 2012
  • Durata: 165 min
  • Genere: Fantasy, Avventura
  • Regia: Peter Jackson
  • Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Guillermo del Toro, Philippa Boyens
  • Produttore: Peter Jackson, Fran Walsh, Carolynne Cunningham
  • Casa di produzione: New Line Cinema, MGM, Warner Bros, WingNut Films
  • Interpreti e personaggi:
        Martin Freeman: Bilbo Baggins
        Ian McKellen: Gandalf
          Richard Armitage: Thorin Scudodiquercia
          Andy Serkis: Gollum

4 commenti:

  1. finalmente hai recensito un film che non sia horror. Bravo e continua così
    Anna

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    1. Magari ora non recensirò più molti horror, dipende da quello che passa il convento! :)

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  2. E' un voto spropositato per questo film

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    1. Io l'ho apprezzato molto ed aspetto con fiducia i sequel!

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